mercoledì 8 maggio 2013

Facciate condominiali invase da graffiti. Ma ora scatta l'associazione per delinquere.

Facciate condominiali invase da graffiti. Ma ora scatta l'associazione per delinquere.

















Finalmente sgominata una gang dei graffitari considerate delle bande vere, ben strutturate,  che si identificano con un nome collettivo.
 
Un fenomeno dilagante. L’imbrattamento dei muri pubblici e privati è un fenomeno dilagante soprattutto nelle grandi città. In realtà, se non espressamente autorizzata, può diventare lesiva dell’integrità dei beni immobili privati e pubblici e risultare dunque un reato perseguibile dalla legge. Le difese poste in essere dal nostro ordinamento giuridico nei confronti dei writers sono di natura penale ed amministrativa. Ma anche le norme disposte dai regolamenti e ordinanze comunali possono fungere da deterrente. Ricordiamo che l’art. 639 del Codice Penale è stato modificato dalla Legge n. 94 del 2009 che dispone: “ chiunque, fuori dei casi previsti dall'articolo 635, il quale disciplina il reato di danneggiamento,  deturpa o imbratta cose mobili  altrui è punito, a querela della persona offesa, con la multa fino a euro 103”. Ma d’altro canto i Comuni non hanno un potere specifico in merito alla regolamentazione di tale fenomeno lasciando solo la possibilità di  irrogare sanzioni amministrative in caso di violazioni delle ordinanze adottate dal sindaco. 
 
Il rimedio del Comune di Milano. L’alternativa è far intervenire la Polizia locale. Questo è quanto accaduto recentemente al Comune di Milano, che è una delle metropoli più  colpite da questo fenomeno. Dopo aver archiviato centinaia di foto, eseguito sopralluoghi, ed accertamenti, l'inchiesta dei vigili milanese ha portato ad una conclusione: un gruppo di ragazzi hanno commesso il reato di imbrattamento con la finalità dell'associazione a delinquere. La finalità di questa indagine ha la finalità il livello di opposizione far alzare il livello di attenzione: da semplice bravata a reato. 
 
Altre proposte. Visto l’aggravarsi del fenomeno e la concreta carenza di strumenti legislativi alcune associazioni a tutela dell’ambiente e del patrimonio immobiliare hanno proposto:
 
l’introduzione di incentivi da attribuire ad Amministrazioni Comunali che intraprendono attività di ripulitura di facciate di edifici, soprattutto se di pregio storico-artistico;
inserire nell’alveo delle detrazioni fiscali tali interventi utilizzando la prassi delle detrazioni delle spese sostenute come già prevista per le ristrutturazioni edilizie;
promuovere dei bandi per la presentazione di domande di contributo per incentivare la realizzazione di interventi di ripulitura di superfici di proprietà privata, prospicienti spazi pubblici, che risultino variamente imbrattate con scritte, disegni, graffiti.

Fonte CondominioWeb.com 
07/05/2013

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