mercoledì 27 marzo 2013

troppi mutui bloccano i consumi: come ridurli e far ripartire l'economia


troppi mutui bloccano i consumi: come ridurli e far ripartire l'economia

mercoledì, 27 marzo, 2013 
info: ronnieb (morguefile.com cc)
info: ronnieb (morguefile.com cc)
le bolle immobiliari degli ultimi anni hanno messo in ginocchio diversi paesi e i loro effetti dureranno anni. a causa di un eccesso di debiti contratti per acquistare casa, infatti, i consumi si riducono per molto tempo, contribuendo alla stagnazione economica. a meno consumi corrispondono meno produzione e maggiori licenziamenti. è un cane che si morde la coda e per riattivare un nuovo ciclo c'è chi propone di eliminare una parte del debito privato
succede in corea del sud, dove la presidente park geun-hye ha annunciato un piano da 1,35 miliardi di dollari per dare un sostegno economico alle famiglie oberate dai mutui e dare in questo modo una scossa ai consumi. l'economia del paese attraversa infatti una profonda fase recessiva, tra le cui cause c'è proprio la scalata dei prezzi delle case e i troppi debiti contratti per acquistarle
park geun-hye, eletta a febbraio alla guida di un governo laburista, aveva inserito tra i punti forti della sua campagna elettorale questa misura. potranno beneficiarsene le famiglie che hanno contratto un mutuo fino a 100.000 won (90.000 dollari) e che da sei mesi non riescono a pagare le rate
quando un paese è schiacciato dal debito pubblico può ricorrere, in casi estremi, a forme di rinegoziazione. in pratica ai creditori viene detto: non posso darti il 100%, accontentati del 70, in caso contrario falliremo entrambi. sembra un giochetto facile, ma la contropartita è che per i prossimi anni nessuno ti presterà più niente. però ci sono anche alcuni casi, come quello dell'uruguay, che sono andati a buon fine. questo piano della corea del sud è una forma inedita di rinegoziazione del debito privato.
articolo visto in first online
pubblicato da Ritratto di teamteam@idealista

mollo tutto e vado a vivere al mare. quando la felicità parte dalla casa


mollo tutto e vado a vivere al mare. quando la felicità parte dalla casa

mercoledì, 27 marzo, 2013
mollo tutto e vado a vivere al mare. quando la felicità parte dalla casa
con la crisi sempre di più gli italiani pronti a fare downshifting. “lavorare da casa”, stare comodi, autogestirsi, inquinare meno, riprendersi la propria vita ed essere liberi.  una casetta in riva al mare, indipendente e per tutte le tasche ecco la ricetta per cambiare vita
secondo l'indagine di idealista.it, condotta sugli utenti che hanno effettuato ricerche di immobili sul portale nei primi 3 mesi dell’anno, si dicono pronti a cambiare vita 2 italiani su 3 
la crisi morde: situazione economica sempre piú negativa e prospettive future incerte inducono sempre più persone a pensare al “piano b”
colpisce che più del 50% degli intervistati sarebbe spinto a questa scelta non tanto per le ristrettezze economiche o per lo stress della vita cittadina, che pure è al 23,3%, ma per dedicarsi a se stessi e ai propri interessi
si tratta di un downshifting consapevole, non tanto per scappare da qualcosa, ma un modo per rifocalizzarsi in rapporto alle proprie aspettative ed essere felici
la felicità parte dalla casa, lo afferma il 59% dei panelisti, che attribuisce un valore tra molto ed estremamente importante all’abitazione
dovendo cambiare, la classica casa indipendente, quindi lontana dagli inconvenienti delle convivenze forzate nei condomini, è la scelta per la quale opterebbe il 64% degli utenti, purchè sia accessibile
grandi e piccoli budget. circa la metà dei rispondenti (il 47,7% del campione) ha a disposizione un budget che non va oltre i 200mila euro. subito dopo, il nutrito gruppo (21,3) di chi pensa all’affitto perchè “è meno vincolante” e più conciliabile con la precarietà degli stili di vita e del lavoro
bando ai sogni, le risposte degli utenti sono improntate al sano realismo. forse anche per questo, altre tipologie abitative seguono piú distanziate rispetto alla casa indipendente: casale (22,3%), loft (17,7%), cascina (14,8%), masseria (8,7%), baita (7,4%)
dove acquisterebbero casa gli italiani?
le 5 mete top in italia
1. toscana
2. liguria
3. puglia
4. sardegna
5. trentino alto adige
la toscana, tra mare e collina è sinonimo di qualità della vita per la stragrande maggioranza dei rispondenti. tra le località di mare la liguria precede la puglia e la sardegna, mentre per la “baita in montagna” il trentino alto adige non ha rivali
la spagna è in cima ai desiderata di chi è in procinto di fare la scelta di vita di andare all’estero. la penisona iberica attrae per la vicinanza culturale e ritmi di vita più blandi, mentre le grandi capitali attraggono i profili più dinamici del campione, soprattutto di chi pensa di coltivare altrove i propri sogni di carriera. tra in paesi in fase espansiva invece il più gettonato è il brasile
Fonte :  Ritratto di teamteam@idealista

Permesso di costruire con silenzio assenso, a che punto siamo


Permesso di costruire con silenzio assenso, a che punto siamo

La sintesi Ance sulle pronunce dei Tar chiamati a dirimere le controversie sul rilascio dei titoli abilitativi


25/03/2013 - Il rilascio del permesso di costruire con silenzio assenso, introdotto col DL 70/2011 è un principio fondamentale della legislazione statale in materia di governo del territorio e prevale sulle norme regionali.
Permesso di costruire con silenzio assenso, a che punto siamo
È questa la sintesi tracciata dall’Ance, Associazione nazionale costruttori edili, che ha studiato le pronunce dei Tar Regionali sull’argomento. Dalle sentenze esaminate emerge un comune denominatore: le Amministrazioni locali devono attenersi alla norma nazionale, soprattutto quando questa è stata adottata prima della conclusione del procedimento per il rilascio del permesso di costruire.

Le pronunce dei tribunali
Il Tar Lombardia ha affermato che il nuovo metodo per il rilascio del permesso di costruire rientra fra i procedimenti di formazione tacita degli atti autorizzativi, rappresenta un principio fondamentale della legislazione statale nella materia del governo del territorio e di conseguenza prevale sulle norme regionali di dettaglio.

Analogamente, il Tar Piemonte sostiene che il silenzio-assenso può essere rimosso solo mediante l'esercizio del potere di annullamento di ufficio da parte del Comune.

Il Tar Lazio ha inoltre sottolineato il principio in base al quale le modifiche normative devono essere tenute in considerazione se entrano in vigore prima che venga richiesto il titolo abilitativo o che si concluda il procedimento per il suo rilascio.

L’evoluzione della normativa
Ricordiamo che prima dell’approvazione del Dl Sviluppo 70/2011, la mancata risposta del Comune si traduceva in silenzio rifiuto, che poteva essere impugnato entro 60 giorni davanti al Tar.

Per tutelare i privati dall’inerzia della Pubblica Amministrazione e dai tempi della giustizia, il Dl Sviluppo ha stabilito che, in mancanza di vincoli ambientali, se l’Amministrazione non rilascia un provvedimento espresso e se vengono rispettate le previsioni di legge si forma il silenzio assenso. Resta comunque fermo il diritto di autotutela della Pubblica Amministrazione, che può annullare il permesso di costruire.

In base al nuovo DL Sviluppo 83/2012, se un immobile è sottoposto a un vincolo tutelato da un ente diverso dal Comune, lo Sportello Unico deve acquisire l’atto di assenso in Conferenza di Servizi. Nel caso in cui l’esito non sia favorevole si crea il silenzio rifiuto.

Un tentativo di cambiamento è arrivato col pacchetto semplificazioni dello scorso novembre, rimasto in sospeso per la crisi di Governo. Oltre a superare la distinzione tra immobili vincolati tutelati dal Comune e quelli tutelati da un ente diverso, il provvedimento si basava sul presupposto che il silenzio rifiuto non avesse valore di provvedimento di diniego e che dovesse quindi essere eliminato.
Fonte : EdilPortale.com

Amsterdam: la nuova 'casa' dell'agenzia JWT


Amsterdam: la nuova 'casa' dell'agenzia JWT

RJW Elsinga e Alrik Koudenburg creano tre nuovi reparti 'Think, Do and Make'


27/03/2013 - La JWT è una delle più grandi agenzie pubblicitarie degli Stati Uniti e la quarta più grande del mondo. All'inizio di quest'anno ha stabilito la sua nuova sede ad Amsterdam, nello storico edificio Hirsch&Cie, in cui ha anche sede l'Apple Store. Il progetto della JWT Amsterdam è frutto di una collaborazione fra i due designer locali RJW Elsinga Alrik Koudenburg.
Amsterdam: la nuova 'casa' dell'agenzia JWT

JWT Amsterdam, guidata da Ralph Wisbrun e dal direttore creativo Bas Korsten, prima del grande trasferimento, è stata completamente riorganizzata in funzione di un nuovo modo di concepire il lavoro: scherzare pur restando seri e professionali. La filosofia della 'Seriously Surprise' si respira sin dall'ingresso nell'agenzia, in cui, dietro ogni angolo, si nasconde una nota interessante: dal quadro di un castello capovolto nella reception, alla sala meeting concepita come una serra con piante enormi, dalle sculture architettoniche ad albero ai disegni degli artisti olandesi Kamp Horst o del norvegese Anders Rockum. Il visitatore non vuole fermarsi ma desidera esplorare i 1850 mq di spazio che rispecchiano perfettamente il motto dell'agenzia.

La tradizionale impostazione è stata rivisitata in funzione di tre nuovi reparti: 'Think', 'Do' e 'Make'.
Per 'Think' Koudenburg & Elsinga hanno creato un giardino ispiratore, in cui si può andare in giro e lasciare che il flusso di pensieri circoli liberamente. Lo spazio comprende una biblioteca e un podio con vista sulla piazza Leidseplein. 'Think' è il reparto in cui si inventano idee e progetti, sulla base di strategie, tecnologia e connettività.
Alla sezione 'Do' è stata data un'impostazione urbana, che funziona come un alveare in cui lo staff di JWT organizza l'idea unitamente a un team di concept-, online-, activation- e print producers.
'Make', infine, “sembra una fabbrica felice. Ci si sente all'interno di una toolbox creativa in cui gli artigiani digitali e le donne danno vita alle idee”. 
Fonte : Edilportale.com

Umbria, adottata una legge per la prevenzione delle cadute dall’alto


Umbria, adottata una legge per la prevenzione delle cadute dall’alto

Sicurezza anche per gli impianti energetici rinnovabili. Ci sarà un regolamento apposito per l’attività edilizia


27/03/2013 - Dalla Regione Umbria è in arrivo una legge che disciplina le norme in materia di prevenzione delle cadute dall’alto.
Umbria, adottata una legge per la prevenzione delle cadute dall’alto
Dopo il parere favorevole del Consiglio delle Autonomie locali, il provvedimento è stato adottato dalla Giunta ed ora si attende l’approvazione definitiva da parte del Consiglio regionale.

“In questo atto - ha spiegato l’assessore regionale alla sicurezza, Stefano Vinti - si definisce innanzitutto l’ambito di applicazione che è costituito da qualsiasi attività che espone le persone al rischio di caduta da una quota posta ad altezza superiore a due metri, rispetto ad un piano stabile”.

Il testo adottato disciplina, in particolare, lo svolgimento in sicurezza delle attività connesse alla realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili e delle attività di tutela e valorizzazione ambientale.

Con successivi regolamenti, inoltre, la Giunta regionale disciplinerà le attività riguardanti l’edilizia, l’industria, l’agricoltura e l’allestimento di strutture provvisorie utili allo svolgimento di spettacoli o altre forme d’intrattenimento.

“I soggetti interessati - ha sottolineato Vinti - non sono solo i lavoratori che, in materia di tutela della salute e sicurezza e responsabilità ad esse connesse, sono soggetti al Testo unico per la sicurezza, ma anche semplici cittadini che sono interessati al fenomeno delle cadute dall’alto sia quando commissionano anche una minima manutenzione sulla copertura o sulla facciata del proprio edificio, che quando lo eseguono in proprio; ed i settori coinvolti dall’esigenza di regolare le modalità di accesso in quota non sono soltanto quelli dell’edilizia ma anche quelli appartenenti al comparto industriale o al comparto agricolo”.

“In Umbria - ha concluso l’assessore - la stessa copertura dell’edificio diventa un luogo di lavoro, un cantiere che per le sue peculiarità possiede caratteristiche di rischio elevato e per tale motivo è un luogo il cui accesso deve essere permesso solo a chi è in grado di farlo in sicurezza, evitando inutili e pericolosissimi “fai da te””. 
Fonte : Edilportale.com

Da ottobre via al Sistri per i rifiuti pericolosi


Da ottobre via al Sistri per i rifiuti pericolosi

Clini: sistema di tracciabilità dei rifiuti operativo dal 3 marzo 2014 per tutte le altre imprese



27/03/2013 - Novità sulla tracciabilità dei rifiuti. Il Ministro dell’Ambiente uscente, Corrado Clini, ha comunicato che il Sistri sarà attivato dal 1 ottobre 2013 per i produttori di rifiuti pericolosi con più di dieci dipendenti e per gli enti e le imprese che gestiscono rifiuti pericolosi.
Da ottobre via al Sistri per i rifiuti pericolosi

Per tutte le altre imprese l’avvio del sistema è fissato invece per il 3 marzo 2014.

Nel comunicato diramato nei giorni scorso, il Ministero chiarisce che il pagamento dei contributi di iscrizione al sistema resterà sospeso per tutto il 2013.

Fino all’entrata a regime del sistema, fa sapere Clini, ci sarà una fase preparatoria per consolidare la collaborazione con le imprese coinvolte e eliminare le pesantezze burocratiche e amministrative che sono state avvertite come un limite del progetto.

Dal 30 aprile al 30 settembre si svolgeranno le procedure di verifica per l’aggiornamento dei dati delle imprese per le quali il sistema partirà ad ottobre.
Dal 30 settembre al 28 febbraio 2014 sarà invece effettuata analoga verifica per tutte le altre imprese.

Le imprese che trattano rifiuti non pericolosi potranno comunque utilizzare il Sistri su base volontaria. In questo modo, afferma Clini, il Sistri può diventare un presidio di legalità e trasparenza per tutta la filiera dei rifiuti.

Secondo il Consiglio Nazionale dei Chimici, il sistema per la sua conformazione non inciderà positivamente né in termini di efficienza, né in termini di trasparenza alla corretta gestione dei rifiuti. Al contrario, si legge nel comunicato diramato, rischia di essere penalizzante per le imprese ed i cittadini. Per Armando Zingales, Presidente del Consiglio Nazionale Chimici, il Sistri si caratterizza per una complessità che non permette di distinguere il soggetto che sbaglia involontariamente da quello che delinque in piena volontà.
Fonte : Edilportale.com

martedì 26 marzo 2013

CONCLIENTE DA OGGI APPLICAZIONE SCARICABILE GRATUITAMENTE DA APP.STORE


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giovedì 21 marzo 2013

La cassaforte nello zoccolo della cucina


La cassaforte nello zoccolo della cucina

giovedì 21 marzo 2013

Una soluzione per proteggere i propri beni in un luogo imprevedibile evitando lavori murari
Da Conforti una nuova invenzione in materia di cassaforti domestiche: l’innovativa K Safe si colloca nello zoccolo della cucina ed è indipendente dalla struttura della stessa, sfruttando uno spazio inutilizzato a cui nessuno andrebbe a pensare. Quando si hanno dei beni da proteggere ci si trova di fronte al problema di dove nasconderli: le nostre case presentano sempre dei piccoli luoghi che riteniamo sicuri ma che, nella malaugurata sorte che un ladro entri furtivamente nella nostra proprietà, si riveleranno piuttosto prevedibili per chi è del mestiere. Inoltre, chi vive in affitto non ha la possibilità di modificare le pareti domestiche per murare un mezzoforte da celare dietro ad un quadro o ad un armadio.
Alla luce di tali criticità, Conforti ha ideato la cassaforte K Safe, discreta, sicura e soprattutto invisibile. K Safe non ha bisogno di chiavi perchè si apre dsigitando il proprio codice personale, utilizzando un normale telecomando da televisione, mentre per la chiusura basta spingere il cassetto fino in fondo. K Safe si monta in poche mosse attraverso un sistema di ancoraggio che prevede un basamento da fissare a pavimento e a muro; ad esso si collega l’involucro della cassaforte e quindi si inserisce il cassetto dive riporre gli oggetti preziosi. Un segmento dello zoccolo rifinirà poi il frontale,ingannando anche l’occhio più esperto .
Fonte : Quotidianocasa.it

Termostato intelligente: impara e si regola da solo


Termostato intelligente: impara e si regola da solo

giovedì 21 marzo 2013

In fase di elaborazione il prototipo di Zero Computing per la gestione domotica di riscaldamento e raffreddamento
Zero Computing sta sviluppando un sistema per la gestione intelligente del riscaldamento e del raffreddamento integrato nei sistemi domotici KNX, standard mondiale di domotica. Realizzerà un prototipo dotato di tutte le componenti hardware, capace di integrare il normale meccanismo di funzionamento dei termostati con i sensori messi a disposizione dal sistema domotico e con informazioni meteo ottenute per mezzo di una connessione internet. Un termostato intelligente in grado di adattarsi alle abitudini dell’abitazione in cui è installato, capace di autoregolarsi per garantire la miglior soluzione in termini di comfort e risparmio energetico.
Il termostato intelligente programma i sistemi di riscaldamento e raffrescamento tenendo conto della variazione dei tempi necessari per portare in temperatura la casa, sulla base di un algoritmo che tiene conto dei dati storici sulla velocità di riscaldamento e raffreddamento a parità di condizioni esterne, della classe energetica della casa e della sua inerzia termica, nonché della temperatura esterna ricavata da sensori e prevista dalle previsioni meteorologiche. Il sistema è dotato di meccanismi automatici in grado di garantire il massimo risparmio energetico. Spegnendo il riscaldamento o il raffreddamento, se i sensori non rilevano nessuno in casa dopo un intervallo di tempo programmabile varia in modo dinamico la programmazione impostata manualmente o calcolata in base all’auto-apprendimento, senza violare le fasce protette di accensione o spegnimento.
In presenza di tapparelle o sistemi di oscuramento automatizzati, il sistema offre anche la possibilità di aumentare o diminuire l’irraggiamento solare all’interno della casa, sulla base di un sensore di luminosità esterna, per aiutare il riscaldamento o il raffreddamento. E’ possibile iniziare a usare il termostato intelligente senza una preventiva configurazione, sfruttando il fatto che il sistema si adegua alle abitudini degli abitanti, adattando il comportamento domotico degli apparati alle abitudini per mantenere una temperatura confortevole. E’ comunque prevista la taratura dei parametri di configurazione oltre che tramite il software di configurazione KNX anche attraverso un pannello di comando .
Fonte Quotidianocasa.it

Cinque millimetri: rubinetto innovativo dal design premiato


Cinque millimetri: rubinetto innovativo dal design premiato

giovedì 21 marzo 2013
5MM di Treemme Rubinetterie riceve il riconoscimento Design Plus del Salone Internazionale ISH

Treemme Rubinetterie viene insignita di un importante riconoscimento: il Design Plus, prestigioso concorso che si tiene in occasione del Salone Internazionale ISH di Francoforte dove si premiano i progetti particolarmente innovativi che coniugano design, ricerca applicata ai materiali e alla tecnologia e sostenibilità in ambito produttivo e d’utilizzo. La giuria ha riconosciuto nel modello 5MM tali qualità. 5MM è un rubinetto realizzato interamente in acciaio inox satinato ed è disponibile nella versione da piano e in quella a parete.
Il design di 5MM esprime quelle che sono le caratteristiche essenziali della tecnologia che lo ha generato: “cinque millimetri” è lo spessore costante in cui avviene, oltre alla fuoriuscita dell’acqua dalla bocca, anche il passaggio interno con tutte le sue dinamiche di miscelazione. Questo brevetto permette il passaggio dell’acqua in cinque millimetri anche nella versione da piano. L’utilizzo di un unico spessore per tutti i componenti del rubinetto rende il design di 5MM leggero e impalpabile .
Fonte : Quotidianocasa.it

Numerosi i vantaggi del nuovo sistema d'illuminazione domestica


Il giorno del LED è arrivato

giovedì 21 marzo 2013
Numerosi i vantaggi del nuovo sistema d'illuminazione domestica

Circa il 15-20% dell’elettricità utilizzata nelle nostre case viene impiegata per l’illuminazione. Quando si considera il costo annuo di questo impiego, è sorprendente scoprire che sono pochissime le persone che cercano di risparmiare denaro scegliendo lampade a minor consumo energetico. Molti, infatti, pensano erroneamente che l’illuminazione a basso dispendio energetico non riservi i benefici che negli anni hanno reso popolari i bulbi tradizionali. Ma oggi il cambiamento sta avvenendo.
Con l’eliminazione graduale dei vecchi bulbi, prendono sempre più piede lelampade ad alta luminosità al LED. Questa tecnologia, spiega Jeanine Chrobak-Kando di Verbatim, non crea problemi nell’utilizzo per lunghi periodi, nemmeno se sottoposta ad accensioni e spegnimenti continui. I costruttori di LED possono, infatti, garantire un alto grado di affidabilità grazie a sistemi di controllo e gestione termica volti a evitarne il surriscaldamento. Oggi le lampade LED non hanno più nulla da invidiare a quelle tradizionali e ricreano sempre meglio i toni affascinanti della luce bianca per la casa. Molti i vantaggi della tecnologia LED rispetto ai sistemi tradizionali d’illuminazione: per esempio, i LED non contengono materiali pericolosi, mentre all’interno delle lampade fluorescenti è presente del mercurio che impedisce di gettare semplicemente via la lampada a fine vita, dato che potrebbe rilasciare vapori tossici con l’eventuale rottura.
La tecnologia LED compete oggi anche con le lampade eco-alogene, in grado di risparmiare oltre il 30% dei costi rispetto alle lampade alogene tradizionali. Queste ultime producono infatti luce attraverso il riscaldamento di un filamento di tungsteno al passaggio della corrente elettrica. Le nuova lampade alogene ecologiche, invece, utilizzano un rivestimento speciale che reindirizza la luce a infrarossi verso il filamento, migliorandone l’efficienza. Le lampade eco-alogene però sono ancora molto meno efficienti e durature dei CFL e dei LED. Questi in particolare sono almeno tre volte più efficienti delle lampade eco-alogene e, grazie a una tecnologia solida e robusta,durano in media 15 volte tanto. Riassumendo, le lampade a LED rappresentano un’opzione molto attraente per l’illuminazione domestica .

Fonte : Quotidianocasa.it

martedì 19 marzo 2013

i russi fanno shopping di immobili in italia


i russi fanno shopping di immobili in italia


se nel 2005 i russi rappresentavano solo il 2% della quota di stranieri che compravano immobili in italia, l'anno scorso la percentuale è salita al 13%, al terzo posto dopo tedeschi e inglesi. ad amare il bel paese sono soprattutto manager e ricchi imprenditori che preferiscono residenze di alto livello in toscana ai laghi. ma anche piccoli e medi imprenditori attratti dalle marche e dalla romagna
secondo scenari immobiliari, tra i russi c'è chi spende milioni per comprare una villa al mare, un casale in campagna o un appartamento signorile nelle grandi città e in quelle d'arte. ma il grosso è rappresentato anche da quanti comprono seconde case in romagna o nelle marche, dove i prezzi sono abbordabili (150mila euro), l'offerta è più ampia e ci sono aeroporti con collegamenti low cost con il paese d'origine
oltre che dalla bellezza del paesaggio, i compratori che provengono dal grande freddo sono attratti anche dalla professionalità e dalla garanzia che offre una figura come il notaio. in russia il notaio non è figura chiava, ma si sta pensando di adeguare la normativa a quella italiana.  e secondo natalia solovyeva, titolare di un'agenzia di intermediazione immobiliare, la crisi del settore con l'aumento delle case in vendita spinge sempre più il cliente russo a trattare sul prezzo.

mercoledì, 13 marzo, 2013 

Fonte : idealista

15 idee di decorazione per nascondere la televisione


15 idee di decorazione per nascondere la televisione


la televisione è un elettrodomestico presente nella maggior parte delle case, compagna inseparabile del tempo libero per molti italiani. e nonostante gli ultimi modelli ultrapiatti si mimetizzano bene nella decorazione del salone, c'è chi preferisce nasconderla completamente per dare risalto ad altri elementi di una stanza, per farla apparire solo quando la si utilizza
ecco 15 maniera di nascondere la televisione dietro mobili, quadri o altri meccanismi















 martedì, 19 marzo, 2013
Fonte : idealista

ordine, armonia e semplicità: le tre parole magiche per vendere casa (fotogallery)


ordine, armonia e semplicità: le tre parole magiche per vendere casa (fotogallery)


ordine, armonia e semplicità: le tre parole magiche per vendere casa (fotogallery)
se vendere casa in questo momento è diventato più difficile, i proprietari che vogliono fare la differenza deveono fare in modo che la loro abitazioni risalti sulle altre. la nostra esperta di home staging giorgia pasculli questa settimana ci spiega come mettere in scena un appartamento tradizionale e attirare così il maggior numero di visite
in questa puntata ci dedichiamo ad un appartamento tradizionale soprattutto per quanto concerne l’arredamento. come noto, secondo i principi base dell’home staging gli interventi sulle abitazioni richiedono fondamentalmente una revisione in termini di ordine, armonia e semplicità degli arredi, tonalità dei colori, nell’ottica di renderle il più possibile meno personali e più appetibili nelle fasi di vendita e affitto
l’intervento è eseguito mediante foto ritoccate grazie alla collaborazione grafica di chiara ielmini
ciò che questo appartamento chiede è fondamentalmente un alleggerimento da molti oggetti e da alcuni bei mobili presenti

camera da letto
la stanza da letto, molto tradizionale, si presente strutturata con la presenza di molti oggetti che definiscono i gusti e le preferenze di chi la vive. iniziamo con la rivisitazione del colore delle pareti utilizzando una tinta tortora vellutato. la scelta permette di enfatizzare gli spazi.
proseguiamo togliendo gli oggetti che distolgono l’attenzione e non agevolano il focus della stanza. provvediamo quindi a sostituire i quadri scegliendone due più moderni, armonizziamo le cromie del letto utilizzando un copriletto mauve al di sopra del quale adagiamo dei cuscini per completarlo
anche per l’armadio optiamo per una tonalità in linea con le scelte precedenti utilizzando un color champagne e mauve alternati. rimpiazziamo le tende utilizzandone altre più corpose e coprenti di un bel color moka al fine di dare maggiore definizione alla finestra. eliminiamo il secretaire presente e un po’ incombente ed al suo posto posizioniamo una delle sedie presenti. togliamo infine il piccolo scrittoio. considerato l’ampio volume della stanza, per ultimo sostituiamo anche il lampadario scegliendone uno di maggiore grandezza per definire meglio gli spazi
cucina
la cucina non necessità di particolari interventi o cambi significativi. la ripuliamo semplicemente sistemando tutti quegli oggetti che possono essere riposti e posizionati lontano dallo sguardo del visitatore. l’operazione rende maggiormente visibili gli spazi a disposizione
soggiorno
si tratta di un locale ove possiamo vedere la tradizione al suo apice. anche in questa stanza provvediamo a togliere tutti gli oggetti troppo personali e rivisitiamo quindi il colore delle pareti.
utilizziamo i toni scelti per la camera da letto e ricopriamo il divano con un rivestimento ecrue rigato e i cuscini in nuance. al di sopra manteniamo l’arazzo che ben si inserisce nel nuovo contesto rivisitato
eliminiamo una delle vetrinette che si vedono dietro il tavolo e lasciamo così respirare la parete.
togliamo la tovaglia presente sul bel tavolo in legno inserendo al suo centro un semplice vaso con dei bei fiori chiari di forte contrasto. sia per l’ampia credenza che di fronte al divano eliminiamo tutti gli oggetti personalizzanti quali foto e orpelli che non aiutano ad enfatizzare la classicità del locale. anche in questa stanza sostituiamo le tende preferendone di più consistenti di color beige in nuance con le nuove tonalità scelte.
bagno
il bagno risulta molto essenziale e anche qui interveniamo togliendo alcuni elementi caratterizzanti. la lavatrice, che originariamente è rivestita con un pizzo per nasconderla, la rendiamo meno evidente con un tessuto più coprente, chiaro e meno invasivo.
sul doppio lavandino, ordinato, inseriamo dei fiori  rosa per dare una punta di colore al tutto white, per impreziosire il locale, scegliamo infine una lampada da specchio a parete in nichelato bianco
ingresso
dalla foto, l’ingresso non risulta ben visibile in quanto le porte aperte distraggono la vista. attraverso il foto ritocco chiudiamo tutte le porte ed enfatizziamo il corridoio caratterizzandolo con una bella carta da parati con disegno floreale ton sur ton.
eliminiamo infine uno dei due mobili e lasciamo lo specchio ed il mobile ad angolo già presenti a chiusura della parete
visualizza nella fotogallery gli ambienti prima e dopo l'intervento di home staging

fotogallery

il soggiorno primail soggiorno dopo: consigliil bagno primail bagno dopola stanza primala stanza dopola cucina primala cucina dopoil corridoio prima


lunedì, 18 marzo, 2013 
Fonte : Ritratto di gio giogio gio