domenica 14 aprile 2013

Contabilizzazione del calore più chiara con la nuova Uni


Contabilizzazione del calore più chiara con la nuova Uni

  • 28 marzo 2013
di Dario Aquaro
La contabilizzazione del calore diventa più puntuale e trasparente. È stata pubblicata la nuova versione della norma tecnica Uni 10200, che fornisce i criteri per una corretta ed equa ripartizione della spesa per la climatizzazione invernale e per l'acqua calda sanitaria nei condomini serviti da impianto termico centralizzato o da impianto di teleriscaldamento.
L'aggiornamento offre maggiori garanzie ai condomini, grazie a un'adeguata documentazione da fornire a ciascuna unità immobiliare, e permette di calcolare meglio la ripartizione della spesa totale.
Contabilizzazione e spese
La contabilizzazione serve a calcolare il consumo di ogni appartamento, per il «riparto degli oneri di riscaldamento in base al consumo effettivamente registrato», come recita la legge 10/1991. Negli edifici con impianto centralizzato a "distribuzione orizzontale" si usa la contabilizzazione diretta: i contatori misurano, all'ingresso della derivazione dell'impianto di distribuzione in ogni unità immobiliare, l'energia termica prelevata volontariamente attraverso i sistemi di termoregolazione. Negli edifici con impianto a "distribuzione verticale" – a colonne, la tipologia più diffusa – la contabilizzazione è invece indiretta: i consumi volontari si determinano tramite ripartitori, che vengono programmati in virtù delle caratteristiche e della potenza termica dei corpi scaldanti su cui sono installati.
La spesa totale per climatizzazione invernale (e acqua calda sanitaria) è data da una quota variabile e una quota fissa. La prima deriva dalla spesa per il consumo di energia termica utile delle unità immobiliari e dei locali a uso collettivo. La quota fissa è rappresentata dalla spesa totale per potenza termica installata. Quest'ultima si compone di tre "voci": spesa relativa alle dispersioni della rete di distribuzione; spese per conduzione e manutenzione ordinaria dell'impianto centralizzato; spese per la gestione del servizio di contabilizzazione dell'energia termica utile. 
Le novità della Uni
La nuova Uni 10200:2013 introduce una maggior trasparenza nella gestione. «Perché – afferma Mattia Merlini del Comitato termotecnico italiano – prevede che nella prima stagione di attività dell'impianto il responsabile fornisca agli utenti un prospetto previsionale della spesa totale per climatizzazione invernale e acqua calda sanitaria. I condomini non devono ricevere infatti informazioni solo sul funzionamento dell'impianto di contabilizzazione e sul suo corretto utilizzo ma anche, nel dettaglio, sui consumi e sulle relative voci di spesa, sulle potenze termiche installate, sui millesimi e sulle prestazioni energetiche».
Dal punto di vista tecnico, una novità risiede nella stima del consumo involontario dovuto alle dispersioni della rete di distribuzione. Dispersioni che influiscono sulla spesa della quota fissa. Ora, nel caso in cui la contabilizzazione sia affidata ai ripartitori, questa stima può essere fatta seguendo le specifiche tecniche della Uni/Ts 11300 sulle prestazioni energetiche degli edifici. «Ma la Uni 10200 – spiega Merlini – consente in alternativa un calcolo semplificato con l'utilizzo di coefficienti che attribuiscono valori prestabiliti al consumo involontario». Le norme della Uni/Ts 11300 vengono richiamate anche nel caso in cui il condominio non sia contabilizzato e sia servito da terminali per cui la potenza termica è variabile (ad esempio, i ventilconvettori): la ripartizione avviene allora sulla base dei millesimi di fabbisogno.
Altra novità riguarda i cosiddetti millesimi di riscaldamento. «La nuova Uni 10200 – conclude Merlini – prevede che siano riconducibili ai millesimi di potenza termica installata o ai millesimi di fabbisogno di energia utile, calcolati secondo le specifiche della Uni/Ts 11300 (in sostanza solo l'energia che fa lavorare l'impianto nella singola unità immobiliare, ndr). Nella vecchia versione contavano solo i primi: adesso dunque si introduce un criterio più equo»
Fonte : Casa24plus

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