Il risparmio energetico passa anche dai sistemi di regolazione della temperatura. Dai cronotermostati agli impianti wireless per la gestione del calore in ciascuna zona della casa, con l'utilizzo di valvole manuali o di comandi a infrarossi. Tenere sotto controllo i consumi, calibrando il livello di utilizzo dei riscaldamenti, è una delle soluzioni più gettonate per tagliare la bolletta. E permette di ottenere risultati più o meno marcati a seconda della soluzione scelta, della situazione di partenza e del fatto che si intervenga in un singolo appartamento, su un impianto autonomo, o in condominio, su un centralizzato.A mostrare l'interesse di privati e operatori per la termoregolazione, in ottica risparmio energetico, è l'ultima ricerca di Honeywell Evc Italia, azienda specializzata in progettazione e realizzazione di sistemi di regolazione automatica, che ha coinvolto circa mille soggetti tra installatori termoidraulici e utenti finali, prendendo in considerazione sia proprietari di abitazioni indipendenti (50,5% degli intervistati) sia residenti in condominio (49,5%).Nel dibattito alimentato dalla riforma del condominio, che ha previsto espressamente (nuovo articolo 118, comma 4, Codice civile) la possibilità di distacco dal centralizzato – scatenando le proteste di ambientalisti, enti locali e associazioni in nome del risparmio energetico – entra a pieno titolo, quindi, anche il "fattore" regolazione.L'inserimento di un avanzato sistema di gestione della temperatura all'interno di un appartamento, infatti, è in grado di conferire un elevato grado di autonomia ai sistemi di riscaldamento centralizzato dotati contabilizzazione consumi. Sopratutto se installato nell'ambito di un lavoro di efficientamento complessivo dell'impianto condominiale.Dalla ricerca emerge che oltre la metà degli interpellati (il 55,7%) ha installato nella propria casa un cronotermostato con regolazione della temperatura in base a programmi orari, mentre il 14% del campione è già passato a un sistema "a zone", che permette di monitorare e gestire in modo puntuale, via wireless, la distribuzione del calore domestico. Intorno al 18% la diffusione di termostati standard (senza programmi orari) e teste termostatiche manuali (montate sui termosifoni), mentre è ancora bassa la quota di chi opta su domotica e controllo a distanza (2,2 e 3,3 per cento).«La fetta di mercato più appetibile per l'installazione di sistemi di regolazione avanzati – spiega Umberto Paracchini, marketing & communication manager di Honeywell per il Sud Europa – è quella degli impianti condominiali a colonna montante, più o meno l'80% dei centralizzati sul territorio nazionale. In tempi di crisi, si lavora sopratutto sull'esistente. E inserire una soluzione per la gestione del calore nell'ambito di un intervento di efficientamento del riscaldamento condominiale, che già prevede sostituzione caldaia e contabilizzazione, ha un'incidenza bassa sul costo totale (anche grazie alla possibilità di accedere alla detrazione del 50% per il risparmio energetico) ma può dare benefici elevati in bolletta. Con la regolazione zona per zona, ad esempio, si possono tagliare i consumi anche fino al 30 per cento».In cima alla lista delle priorità degli utenti, riguardo alla scelta di un sistema di regolazione termica per la propria abitazione, ci sono i «risparmi potenziali» sui costi di riscaldamento. A seguire figurano il «comfort», che la migliore gestione del calore può garantire, e «la facilità di utilizzo» del sistema. «Scelte che pongono l'accento sulla concretezza – sottolinea Paracchini – e che dimostrano come oggi le persone guardino all'essenziale. Non a caso aspetti come il controllo via smartphone e il design si piazzano agli ultimi posti».Dimostrano di puntare, in prospettiva, sulle soluzioni più efficaci per la distribuzione del calore in casa anche gli installatori, che dichiarano di proporre ai propri clienti, come opzione principale per ottimizzare il riscaldamento domestico, un sistema di regolazione della temperatura stanza per stanza (50% dei rispondenti). Anche se le installazioni vere e proprie effettuate dai tecnici si concretizzano, nella maggior parte dei casi (oltre l'82%), ancora in cronotermostati "classici", ai quali spesso si accompagnano teste termostatiche montate sui singoli radiatori.
Fonte : Casa24plus
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