Sulla rete, sbocciano offerte per siti condominiali. Nell'imminenza dell'entrata in vigore della riforma della legge sul condominio (18 giugno), software house e web agency si preparano al nuovo mercato. Il sito di condominio è infatti una delle novità. Una semplice facoltà, naturalmente: nulla di obbligatorio, anche se diverse pubblicità fanno riferimento a una specifica previsione. A occhio, occorrerà farsi fare un mare di preventivi, vista la varietà delle offerte e delle filosofie che le ispirano.
Le proposte sono quantomai variegate. C'è chi mira a vendere un programma gestionale per qualche centinaia di euro, con annesso sito. Chi si fa pagare a piattaforma, e allora il costo dipende dalla sua articolazione. Chi a utente. Chi impone una tariffa di entrata una tantum per lo sviluppo del sito e poi un successivo canone. Ma c'è anche chi si concentra solo su quest'ultimo, puntando sulla sola remunerazione derivante da gestione e manutenzione.
Il costo zero iniziale è il cavallo di battaglia su cui punta ad esempio Revilla Networks, sviluppatore di soluzioni basato ad Acqui Terme (Alessandria), con uffici in Spagna e Argentina. Dopo, spesa annua di 147 euro più Iva, a prescindere dal numero di utilizzatori (http://sitiwebcondominiali.com). «Per contribuire alla pace condominiale – motiva German Revilla, il titolare di origini argentine, ingegnere elettronico – abbiamo evitato di formulare un'offerta classica, basata su un costo di mille, 2mila, 3mila euro iniziali da portare in assemblea senza che i condomini abbiano ancora percezione dell'utilità del sito». Il pacchetto, con contratto di 3 anni, offre un dominio di secondo livello proprio, oppure un dominio di terzo livello di proprietà della società (ad esempio www.stellaalpina.domuscasa.org), con 4 possibili grafiche. Il sito, ad accesso riservato, ospita ogni documento della vita condominiale (verbali, preventivi, eccetera), materiale che va inserito dall'amministratore condominiale o da chi da lui delegato. A ogni condomino è assegnato un indirizzo di posta elettronica (certificata, con 20 euro aggiuntivi a testa). Back up settimanale.
Vantaggi nell'avere un sito? La dimensione immateriale: la massa stratificata dei documenti non occupa spazio in faldoni polverosi, ma rimane nel cloud sempre disponile in qualunque momento da chiunque. «Immediato e trasparente – commenta Revilla – Noi puntiamo a mille siti nel 2013».
Il costo zero iniziale è il cavallo di battaglia su cui punta ad esempio Revilla Networks, sviluppatore di soluzioni basato ad Acqui Terme (Alessandria), con uffici in Spagna e Argentina. Dopo, spesa annua di 147 euro più Iva, a prescindere dal numero di utilizzatori (http://sitiwebcondominiali.com). «Per contribuire alla pace condominiale – motiva German Revilla, il titolare di origini argentine, ingegnere elettronico – abbiamo evitato di formulare un'offerta classica, basata su un costo di mille, 2mila, 3mila euro iniziali da portare in assemblea senza che i condomini abbiano ancora percezione dell'utilità del sito». Il pacchetto, con contratto di 3 anni, offre un dominio di secondo livello proprio, oppure un dominio di terzo livello di proprietà della società (ad esempio www.stellaalpina.domuscasa.org), con 4 possibili grafiche. Il sito, ad accesso riservato, ospita ogni documento della vita condominiale (verbali, preventivi, eccetera), materiale che va inserito dall'amministratore condominiale o da chi da lui delegato. A ogni condomino è assegnato un indirizzo di posta elettronica (certificata, con 20 euro aggiuntivi a testa). Back up settimanale.
Vantaggi nell'avere un sito? La dimensione immateriale: la massa stratificata dei documenti non occupa spazio in faldoni polverosi, ma rimane nel cloud sempre disponile in qualunque momento da chiunque. «Immediato e trasparente – commenta Revilla – Noi puntiamo a mille siti nel 2013».
I primi utilizzatori-beta stanno testando l'offerta perfezionata da Colombo3000, agenzia web e provider in attività a Villafranca di Verona dal 1999 – internettianamente parlando, una pioniera – che sviluppa anche programmi gestionali per amministratori. Ha appena realizzato il tutorial in vista del lancio, in aprile (www.condominioamico.net). Costo, 36 euro a condomino per il primo anno, 18 euro per i successivi (cioè, 1,5 euro a persona al mese). Il condominio disporrà di due spazi interattivi, uno pubblico aperto a tutti, uno con password accessibile solo ai condomini. È questa parte, il backoffice, che l'amministratore condominiale alimenterà, inserendo nelle sezioni già organizzate (c'è anche la compilazione automatica degli F24) i vari dati: anagrafiche di proprietari e affittuari; elenco delle unità immobiliari con indicato il responsabile dei pagamenti e i millesimi corrispondenti; spese divise per voci, importo totale da versare, singoli per millesimi e mesi; stato dei pagamenti in tempo reale; controllo indipendente di zona garage e cantine con conteggi ad hoc; rendiconti, solleciti e interessi di mora; subentri con riparto; schede tecniche degli strumenti/apparati in uso, con l'indicazione delle scadenze manutentive; elenco fornitori; numeri utili, possibilità degli utenti di segnalare guasti. Consultato a inizio assemblea, in fase di appello, dà l'immediata verifica sulle maggioranze.
«Il materiale non è cancellabile. Sicché – sottolinea il titolare Lino Massagrande – rimane lo storico di dati, a prescindere dall'amministratore in carica. Senza contare che il sito, in caso di piccoli numeri, può essere gestito da un condomino delegato. Alcuni si stanno già attrezzando per ospitare spazi pubblicitari di fornitori, che domani potrebbero lanciare specifici coupon attraverso questa via. Gli amministratori, o gli stessi condomini, possono cercarsi degli sponsor in questo bacino. Alcune agenzie hanno le prime tariffe in merito».
«Il materiale non è cancellabile. Sicché – sottolinea il titolare Lino Massagrande – rimane lo storico di dati, a prescindere dall'amministratore in carica. Senza contare che il sito, in caso di piccoli numeri, può essere gestito da un condomino delegato. Alcuni si stanno già attrezzando per ospitare spazi pubblicitari di fornitori, che domani potrebbero lanciare specifici coupon attraverso questa via. Gli amministratori, o gli stessi condomini, possono cercarsi degli sponsor in questo bacino. Alcune agenzie hanno le prime tariffe in merito».
Fonte Casa24plus
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