sabato 16 febbraio 2013

Adotta un kilowatt

Adotta un kilowatt

Dalla liberalizzazione del mercato energetico alla costruzione di una centrale fotovoltaica compartecipata tra cittadini. Una storia di successo e altri modi per sfruttare al meglio l’energia rispettando l’ambiente.

Costruire una centrale fotovoltaica compartecipata tra cittadini. Quest’idea, lanciata da un agricoltore biologico nel 2007, oggi è realtà. E’ solo una delle tante iniziative volte a proteggere la terra dal riscaldamento climatico e inaugurare un nuovo stile di vita, fatto di responsabilità personale, reso possibile anche grazie alla liberalizzazione del mercato energetico.
PREMESSA: LE LEGGI. Dal monopolio alla centrale diffusa. Ogni luogo contiene in sé la possibilità di produrre energia, che può essere ricavata da fonti diverse a seconda della posizione in cui si trova. Perché non consentire a privati e società di produrre energia rinnovabile e rivenderla? È questa l’idea su cui si basa la liberalizzazione energetica introdotta dal Decreto Bersani (D.L. 79 - 19/3/1999) che, oltre a ridurre il monopolio, dal primo luglio 2007 consente ai privati di comprare elettricità dal miglior offerente. L’altro aspetto chiave è l’introduzione del Conto energia (www.gse.it): dal 2005 chi decide di installare dei pannelli fotovoltaici, oltre a risparmiare energia elettrica, ottiene dei consistenti incentivi statali per un periodo di vent’anni. Stesso trattamento, con condizioni diverse, per chi installa un impianto domestico a energia geotermica, a biomassa o eolica (dal 30 maggio 2008 non è più necessario chiedere autorizzazioni per installare generatori eolici di diametro inferiore a un metro sui tetti delle case). La modalità d’incentivazione è definita dal D.L.19/2/2007 (scarica il decreto), mentre le tariffe per il 2009 si trovano nel D.M. del 2/3/2009. Un esempio? Per coprire il fabbisogno elettrico di una famiglia media (3-4 persone) ci vuole un impianto di circa 3 Kw, e, se si parla di fotovoltaico, una superficie di circa 25 mq esposta a Sud, Sud-Est o Sud-Ovest dove applicarlo e un budget di circa 22.000 euro (molte banche finanziano l’investimento al 100%).

LA CENTRALE FOTOVOLTAICA DEI CITTADINI. É da quest’opportunità che parte Marco Mariano, agricoltore biologico cuneese, che nel 2007 lancia un appello on-line. Cerca soci per costruire una centrale elettrica fotovoltaica compartecipata tra cittadini. Aderiscono in molti, tutti mossi dalla convinzione che l’energia rinnovabile è l’unica strada percorribile. Nel 2008 il progetto diventa realtà. La cooperativa Solare Collettivo (www.solarecollettivo.it), questo il suo nome, installa 20 kw di pannelli fotovoltaici sul tetto di una fabbrica che ricicla la plastica e su quello di un negozio biologico. In cambio fornisce loro energia elettrica a prezzo convenzionato, mentre i soci della cooperativa hanno un ritorno annuo garantito, che varia a seconda della produttività dell’impianto. Le persone interessate a partecipare aumentano a vista d’occhio, mancano solo i progetti sui quali investire. Per trovarli nel 2008 nasce Retenergie (www.retenergie.it), la nuova cooperativa che produce e commercializza energia termica da fonti rinnovabili, dal geotermico al microeolico, compreso il microidroelettrico e il fotovoltaico. Loro investono al posto del proprietario del sito e gli forniscono energia elettrica a prezzi convenzionati, con sconti che partono dal 20% e variano in base alla resa dell’impianto. Dopo vent’anni, allo scadere del conto energia, l’impianto ritorna al proprietario dell’immobile. La sfida? L’autonomia energetica di ogni singolo edificio.

ACQUISTARE ENERGIA VERDE. Se non si ha la possibilità di investire in proprio o non si ha un luogo da sfruttare a fini energetici, c’è un altro modo per diventare dei consumatori responsabili: scegliere di consumare energia rinnovabile. Basta individuare il fornitore che la garantisce tale. Il distributore non cambia. L’unica differenza è l’intestazione della bolletta. L’importante è che l’operatore vi garantisca che una quota pari all’energia che voi consumate provenga da fonti rinnovabili, ovvero da una fonte fotovoltaica, idroelettrica, eolica oppure geotermica. Al momento gli operatori più noti per i privati sono due. Il primo è Lifegate (www.lifegate.it) - Edison con Zero E, che garantisce energia verde e compensa quella consumata dagli utenti con la riqualificazione ambientale del Parco del Ticino. Il secondo è Greennetwork (www.greennetwork.it, per info: 800584585), l’operatore che è subentrato alla 220verde. Per le imprese e per chi ha la partita Iva, c’è anche la proposta Energia Pulita di Sorgenia (www.sorgenia.it).

Fonte : ATCasa
di Donatella Pavan

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