martedì 12 febbraio 2013

L'Imu sulla prima casa è costata in media 225 euro, al Tesoro 23,7 mld

L'Imu sulla prima casa è costata in media 225 euro, al Tesoro 23,7 mld



La prima casa è costata in termini di Imu 225 euro per contribuente. Secondo i dati forniti dal Dipartimento delle Finanze del ministero dell'Economia e illustrati dal sottosegretario, Vieri Ceriani, hanno effettuato i versamenti sulla prima casa circa 17,8 milioni di cittadini e circa un quarto delle abitazioni principali è risultato esente dall'imposta.
Il gettito corrispondente, comprensivo delle manovre comunali, è risultato pari a circa 4 miliardi di euro mentre al netto delle manovre comunali, la raccolta è stata di circa 3,4 miliardi. Nel 2007, ultimo anno di applicazione dell'Ici sulle abitazioni principali, il gettito era stato di circa 3,3 miliardi.
Nel complesso, spiega il Ministero, circa 600 milioni di gettito sulla prima casa derivano dalle variazioni di aliquota disposte dai comuni. Circa due terzi dei Comuni non hanno variato l'aliquota Imu sulla prima casa, mentre il 6,4% ha deliberato riduzioni dell'aliquota di base. Complessivamente il peso dell'Imu per la prima casa sul totale del gettito dell'imposta è stato pari al 17%.
In totale l'imposta ha portato nelle casse dello Stato 23,7 miliardi di euro, suddivisibili in 9,9 miliardi di acconto e 13,8 miliardi di saldo. Pagata nel complesso da 25,8 milioni di cittadini, è costata in media 918 euro per contribuente. L'ammontare complessivo raccolto con l'Imu ha superato le previsioni, poste a 22,5 miliardi nel 2012, di 1,2 miliardi.
Non c'è stata quindi nessuna fuga dall'imu. "Rispetto alla campagna mediatica e agli incentivi alla rivolta fiscale", ha spiegato Ceriani, "i dati ci confortano. Il grado di evasione è stato pari a quella sull'Ici. La grande massa dei contribuenti ha capito che era un sacrificio che andava fatto". Inoltre il sottosegretario ha precisato che l'Imu è uno dei tributi più difficili da evadere ed è stata più progressiva dell'Ici. Per il 2013 e il 2014 si stimano entrate rispettivamente per 23 e 23,3 miliardi di euro.
Confrontando le città, oltre un quarto del gettito Imu derivante dalle maggiorazioni fissate dai Comuni con aliquote ad hoc proviene da cinque grandi centri: Roma, Milano, Torino, Genova e Napoli. L'importo medio dei versamenti va dai 917 euro di Roma, ai 585 euro di Napoli.
Gli importi medi più elevati tuttavia sono stati riscontrati in comuni con insediamenti produttivi particolari (centrali idroelettriche aeroporti, raffinerie, grandi impianti industriali) con versamenti di oltre 2mila euro, o a forte vocazione turistica, con versamenti di oltre mille euro. Per 1.070 Comuni l'importo medio di versamento è risultato inferiore ai 100 euro, si tratta quasi esclusivamente di piccoli centri con popolazione inferiore ai 5mila abitanti.
Dato che i Comuni hanno maggiorato l'imposta sulla prima casa solo di 600 milioni di euro rispetto alle previsioni iniziali, preferendo fare cassa sulla seconde abitazioni, secondo il Codacons "c'è tutto lo spazio, senza compromettere i bilanci comunali, per ridurre la tassazione sulla prima casa, abbassando l'aliquota base e controbilanciando la riduzione di gettito con l'introduzione di una nuova aliquota per le case sfitte e le terze case, rendendo più progressiva l'imposta". L'associazione ha quindi aggiunto che è "assurdo che oggi sia teoricamente possibile avere una aliquota base per la prima casa dello 0,6% e una sulla seconda di 0,46%, ossia inferiore, anche se nessun comune ha per fortuna fatto una scelta irrazionale di questo tipo".
Le imprese hanno versato un gettito Imu pari a circa 6,3 miliardi di euro, con un importo medio di 9.313 euro. Le persone fisiche che hanno versato l'Imu su altri fabbricati sono circa 15,3 milioni, con un importo medio di versamento di 736 euro, mentre i soggetti diversi dalle persone fisiche (imprese, società di capitali, enti commerciali e non) superano di poco le 700 mila
unità con un importo medio di versamento pari a 9.313 euro.
Secondo la Cgia di Mestre questi dati evidenziano come la stangata dell'imposta abbia colpito soprattutto le categorie economiche. Gli esperti hanno spiegato: "dato che il gettito della prima casa finisce interamente nelle casse dei Comuni, c'è la possibilità che, a fronte di questo mancato gettito, molti Sindaci si rifacciano aumentando le aliquote sui capannoni. Uno scenario che dobbiamo assolutamente scongiurare visto che, rispetto a quando si pagava l'Ici, le imprese hanno subito con l'Imu un aggravio medio fino al 154%".
Dai terreni l'imposta ha riscosso, invece, 628 milioni di euro ed è stata versata da circa 3 milioni di contribuenti con valore medio di versamento di 209 euro. L'Imu sulle aree fabbricabili ha quasi toccato 1 miliardo di euro ed è stata versata da circa 1,5 milioni di contribuenti con un importo medio intorno a 680 euro. L'Imu sui fabbricati rurali e strumentali, infine, è stata versata da poco meno di 300.000 contribuenti con un importo medio dei versamenti di circa 217 euro per un totale di circa 64 milioni di euro.
Ceriani ha inoltre precisato che "per gli immobili diversi dall'abitazione principale e non locati l'Imu sostituisce non solo l'Ici ma anche l'Irpef e le addizionali regionali e comunali che erano dovute fino al periodo d'imposta 2011". In sede dei dichiarazioni dei redditi 2012 (cioè a giugno 2013), l'Imu garantirà per questi immobili una riduzione dell'Irpef dovuta per un importo totale di 1,6 miliardi corrispondente in media a circa 93 euro per contribuente.

Fonte : Milano Finanza
Di Valentina Sorrenti
12/02/2013

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