mercoledì 20 febbraio 2013

Voglia di privacy. O di coccole. La poltrona Hush ti accoglie come un abbraccio

Voglia di privacy. O di coccole. La poltrona Hush ti accoglie come un abbraccio

 



Chiusa è un bozzolo dove allontanarsi dal mondo. Aperta è accogliente, avvolgente e calda, come un abbraccio: Hush è una poltrona oversize che diventa una mini-cabane. Una micro architettura tutta fatta di lana. La progetta la designer londinese Freyja Sewell: è in feltro industriale sagomato e tagliato a getto d’acqua. Un filo grosso cuce insieme i pezzi che la compongono. I cuscini sono imbottiti con fibre di lana riciclata. Hush ha anche uno sponsor: The Campaign for Wool è una community internazionale di professionisti della lana (spazia da chi ha i greggi a negozianti, progettisti, rivenditori), tutti uniti a tessere (letteralmente) le lodi della calda materia prima (soprattutto di quella made in UK). Il patron dell’organizzazione è sua altezza il Principe di Galles.




                                                      La poltrona Hush di Freyja Sewell


Freyja Sewell si è laureata in Design  nel 2011: Hush è stato il suo progetto di laurea. Da allora a oggi, continua a lavorare sulla sostenibilità ambientale e a usare prevalentemente materiali naturali o biodegradabili. Il suo approccio sperimentale allo sviluppo del prodotto ha un obiettivo a lungo termine: quello di ridurre i consumi, rendendo sostenibili i prodotti di lunga durata che sono disponibili sul mercato di massa pur mantenendo  un prezzo accessibile.
Nel 2012 il London Design Museum l’ha selezionata per partecipare al prestigioso workshop Designers in Residence.
Nel suo e-shop
per 20 sterline potete comprare l’ultima creazione: la lampada di carta Geod.

di Mara Botini
06 febbraio 2013

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