martedì 25 giugno 2013

Demolizioni e ricostruzioni senza vincolo di sagoma, in Gazzetta il Decreto Fare

Demolizioni e ricostruzioni senza vincolo di sagoma, in Gazzetta il Decreto Fare

Tra le altre disposizioni Durc valido 180 giorni, misure per l’ambiente, sblocco dei cantieri e messa in sicurezza delle scuole

 

25/06/2013 - È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale ed è entrato in vigore sabato scorso il Decreto Legge “del fare” 69/2013. La norma, studiata per fornire misure urgenti per il rilancio dell’economia, contiene una serie di semplificazioni, utili a facilitare le attività delle imprese.
Demolizioni e ricostruzioni senza vincolo di sagoma, in Gazzetta il Decreto Fare


Edilizia
Le ristrutturazioni con demolizione e ricostruzione non dovranno più rispettare il vincolo della sagoma, ma solo quello della volumetria. Il cambio di sagoma, quindi, non sarà più considerato un intervento pesante e per la sua realizzazione sarà sufficiente la Scia invece che il permesso di costruire.

Prima di presentare la Scia o la comunicazione di inizio lavori, l'interessato potrà richiedere al SUE, Sportello unico per l’edilizia, di acquisire gli atti di assenso necessari per l’intervento edilizio.

Il certificato di agibilità può essere richiesto anche per singoli edifici, singole porzioni della costruzione o singole unità immobiliari funzionalmente autonome qualora siano state realizzate e collaudate le opere di urbanizzazione primaria.

Il Durc avrà una durata di 180 giorni e sarà acquisito d’ufficio, in modo da garantire un rapporto più celere con la Pubblica Amministrazione.

Viene meno la responsabilità solidale negli appalti, ma solo per il pagamento dell’Iva.

Infrastrutture
Per il quadriennio 2013 2017 sono stanziati 2.069  milioni  di  euro con un fondo istituito presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Gli interventi finanziabili riguardano il potenziamento dei  nodi,  dello  standard  di  interoperabilità dei corridoi europei e il miglioramento delle prestazioni  della  rete  e dei servizi ferroviari, il collegamento ferroviario funzionale tra la Regione Piemonte e la Valle d'Aosta,  il  superamento  di  criticità sulle infrastrutture viarie concernenti ponti e gallerie,  l'asse  di collegamento tra la strada statale 640 e l'autostrada A19 Agrigento -Caltanissetta, gli assi autostradali Pedemontana Veneta e Tangenziale Esterna Est di Milano.

Con una delibera del Cipe, da adottare entro il 6 agosto, cioè 45 giorni dopo l’entrata in vigore del decreto, saranno finanziati: l'asse viario Quadrilatero Umbria-Marche, la tratta Colosseo - Piazza Venezia della linea C della metropolitana di Roma, la linea M4 della metropolitana di Milano, il collegamento Milano-Venezia secondo lotto Rho-Monza, nonché, qualora non risultino attivabili altre fonti di finanziamento, la linea 1 della metropolitana di Napoli, l'asse autostradale Ragusa-Catania e la tratta Cancello - Frasso Telesino della linea AV/AC Napoli-Bari.

Per migliorare la sicurezza degli edifici scolastici, l’Inail mette a disposizione fino a 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014-2016 nell’ambito degli investimenti immobiliari previsti dal piano di impiego di propri fondi. Il piano verrà adottato sulla base della Programmazione Miur-Regioni-enti locali dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, d’intesa con il ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e con quello delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Programma “6.000 campanili”
100 milioni di euro per 200 interventi nei Comuni sotto i 5.000 abitanti, per coinvolgere il tessuto delle piccole e medie imprese. Saranno finanziati lavori di adeguamento, ristrutturazione e nuova costruzione di edifici pubblici o realizzazioni o manutenzioni delle reti viarie e salvaguardia del territorio. I Comuni potranno richiedere contributi (tra 500mila e 1 milione di euro) per singoli progetti, con il limite di un solo progetto per Comune. Per il 2014, questi lavori saranno esclusi dal Patto di stabilità.

Terre e rocce da scavo
Il DM 161/2012 sull’utilizzo delle terre e rocce da scavo si applica solo ai materiali che provengono da attività o opere soggette a valutazione d’impatto ambientale o ad autorizzazione integrata ambientale. Il decreto non vale invece per l’immersione in mare di materiale derivante da attività di escavo e attività di posa in mare di cavi e condotte.

Le terre e rocce da scavo che non rientrano nel campo di applicazione del decreto ministeriale sono comunque considerate sottoprodotti e non rifiuti se il produttore dimostra che sono destinate direttamente all'utilizzo in un determinato ciclo produttivo nello stesso sito o in un altro luogo, che non contengono fonti di contaminazione, che l’utilizzo in un successivo ciclo di produzione non determina rischi per la salute e che non è necessario sottoporle ad alcun trattamento preventivo, fatte salve le normali pratiche industriali e di cantiere.

Viene inoltre semplificata la disciplina dei materiali di riporto, chiarendone la composizione e prevedendo che siano soggetti a test di cessione per essere considerate come sottoprodotti o rimosse dal luogo di scavo.

Ambiente
Sono ridotti gli oneri per la gestione delle acque di falda sotterranee estratte per fini di bonifica o messa in sicurezza dei siti contaminati.

campeggi non necessitano di permesso di costruire se il posizionamento di allestimenti mobili di pernottamento e relativi accessori, temporaneamente ancorati al suolo, è effettuato in conformità alle leggi regionali e al progetto già autorizzato con il permesso di costruire.

Sarà accelerata la realizzazione e la gestione degli impianti di gestione dei rifiuti nella Regione Campania, già previsti dalla normativa e dalla pianificazione vigente ma non ancora realizzati.

Ritardi della Pubblica Amministrazione
Il decreto introduce multe a carico delle Amministrazioni che non concludono nei tempi prestabiliti i procedimenti amministrativi. Se il procedimento sfora i termini prestabiliti, scatta un risarcimento pari a 50 euro al giorno fino a un massimo di 4 mila euro. Se il responsabile non liquida l’indennizzo, la somma può essere chiesta al giudice amministrativo con una procedura semplificata.

Zone a burocrazia zero
Il Ministero dello sviluppo economico, d’intesa con il Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazionepredisporrà un Piano nazionale delle zone a burocrazia zero e ne monitorerà costantemente l’attuazione, pubblicando sul proprio sito una relazione trimestrale.
I percorsi sperimentali di semplificazione amministrativa previsti dal DL semplificazioni 5/2012 saranno inoltre estesi a tutto il territorio nazionale.

Fondo di garanzia delle Pmi
Il decreto prevede il potenziamento del fondo centrale di garanzia, in modo da consentirne l’accesso ad un numero maggiore di piccole e medie imprese. Entro 30 giorni dall'entrata in vigore del decreto, il Ministro dello Sviluppo economico emanerà una serie di disposizioni per l’aggiornamento dei criteri che danno diritto all’accesso al fondo e la semplificazione delle procedure per la presentazione delle domande.

Acquisto di nuovi macchinari
Le piccole e medie imprese potranno accedere a finanziamenti a tasso agevolato per l'acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo. I finanziamenti, che ammontano complessivamente a 5 miliardi di euro, saranno concessi entro il 31 dicembre 2016 da banche convenzionate e avranno durata massima di 5 anni e per un valore non superiore a 2 milioni di euro per ciascuna impresa.

Ricerca e innovazione
Il Ministero dell’istruzione favorisce attività di ricerca industriale  mediante la concessione di contributi alla spesa, con una quota a fondo perduto fino al 50%.

Il decreto è stato assegnato alle Commissioni riunite Affari Costituzionali e Bilancio della Camera ed inizierà a breve l'iter per la conversione in legge.
Fonte : EdilPortale.com

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