mercoledì 10 luglio 2013

il caos del certificato energetico: vale la norma regionale o quella nazionale?

il caos del certificato energetico: vale la norma regionale o quella nazionale?

martedì, 9 luglio, 2013 - 08:52

Fonte :  Ritratto di teamteam@idealista
il caos del certificato energetico: vale la norma regionale o quella nazionale?
dal 6 giugno 2013 l'ace, attestato di certificazione energetica, è andato in pensione, sostituito dal nuovo ape, la cui differenza sta basicamente nella p di prestazione. la nuova norma, che attende i regolamenti attuativi per la sua completa entrata in vigore, non chiarisce ancora per i professionisti e per i proprietari diverse regole, ma per quanto riguarda le sanzioni invece è chiarissima e salatissima. in questo passaggio sorge però una questione: in quelle regioni in cui era stata introdotta una normativa specifica, a quale regolamento bisognerà attenersi?
già adesso i certificatori che operano in diverse aree del territorio nazionale diventano matti con l'applicazione delle distinte normative. nelle altre vale invece il dpr nº59 del 2 aprile 2009, che a questo punto decadrà quando saranno emanati i regolamenti attuativi del decreto legge 63/2013. fino ad allora si applicano gli stessi criteri, ma anziché ace si indicherà ape
la vera questione riguarda il dopo. da roma si vorrebbe imporre un'unica normativa, ma esiste in materia una clausola di cedevolezza che consente alle regioni di intervenire in materia e, qualora lo facciano, la loro normativa supera quella ministeriale. secondo il ministero dello sviluppo economicotutti dovranno ad ogni modo adeguarsi alle nuove norme di calcolo
mentre il vecchio ace tiene conto solo delle prestazioni per la produzione di riscaldamento e acqua calda sanitaria, l'ape dovrà occuparsi anche di climatizzazione estiva, ventilazione e – per il terziario – di illuminazione
questo è il quadro delle normative regionali attualmente in vigore, che potrebbero entrare in conflitto con quella nazionale:
ace emilia-romagna
l'ace è richiesto in caso di:
- nuova costruzione, demolizione e ricostruzione, ristrutturazione integrale di edifici oltre i 1.000 mq
- compravendita e locazione di edifici o unità
-incentivi o agevolazioni
sistema di calcolo: uni/ts11300
sanzioni
-30% della parcella per il certificatore in caso di ace rilasciato senza rispettare i criteri, 80% per ace non attendibile o veritiero
-50% della parcella per direttore lavori in vista della mancata allegazione ace alla pratica di fine lavori
-fino a 5.000 euro per ace falsificato

ace provincia di bolzano
- l’ace è richiesto in caso di certificato casaclima reso obbligatorio per nuova costruzione o ristrutturazione integrale
-ace per singolo alloggio rilasciato da casaclima
sistema di calcolo: casaclima, in tal caso il sistema differisce da quello nazionale basandosi oltre che sull’efficienza dell’involucro dell’intero edificio sull’apparato impiantistico
sanzioni:
-inagibilità dell’edificio qualora sia omessa la certificazione casaclima per le nuove costruzioni e ristrutturazioni.

ace liguria:
l’ace è richiesto in caso di:
-nuova costruzione o ristrutturazione per edifici oltre i 1.000 mq;
-compravendita e locazione di un intero immobile o di singole unità immobiliari;
-sgravi fiscali o incentivi;
-piano casa.
sistema di calcolo: uni/ts11300 con integrazioni regionali.
sanzioni:
-da 1.000 a 3.000 euro per direttori lavori (con metà al committente per ace sbagliato);
-da 1.000 a 3.000 euro per i tecnici abilitati, ace falsificato prevede anche la comunicazione a ordine o collegio e sospensione dell’elenco certific. da 3 a 2 mesi.

ace lombardia
l’ace è richiesto in caso di:
-nuova costruzione o ampliamento  oltre il 20%, volume riscaldato, opera di ristrutturazione oltre il 25% della superficie dell’involucro
-compravendita o locazione di un edificio o di una singola unità con allegazione a rogito o contratto
-sgravi fiscali o incentivi, contratti servizio energia e gestione impianti cin committ. pubblico, piano casa, edifici pubblici superiori a 1.000 mq
sistema di calcolo: cened+.eph regionale (esclusivo riscaldamento) ma parametri più duri per la determinazione delle classi
sanzioni:
-da 5.000 a 20.000 euro per committente che cede a titolo oneroso senza ace
-da 2.500 a 10.000 euro al locatore senza ace
-da 500 a 2.000 euro per aggiudicatario di contratti servizio energia senza ace

ace piemonte
l’ace è richiesto in caso di:
-nuova costruzione o ristrutturazione
-compravendita e locazione di un intero immobile o di singole unità immobiliari con obbligatoria allegazione agli atti
-sgravi fiscali o incentivi e piano casa
sistema di calcolo: uni/ts11300
sanzioni:
-da 150 a 1.500 euro in caso in cui il certificatore non ottempera ai criteri regionali e fino al doppio costo ace per classi non veritiere
-cancellazione dall’elenco regionale per quegli ace non veritieri in un anno
-da 1.000 a 10.000 euro qualora sia assente nelle cessioni e da 500 a 5.000 euro se nella locazione

ace provincia di trento
l’ace è richiesto in caso di:
-nuova costruzione, demolizione e ricostruzione, ampliamento volumi oltre il 20% dell’esistente;
-opera di ristrutturazione integrale se la superficie utile va oltre i 500 mq
-compravendita, locazione
sistema di calcolo: protocollo trentino (specifica tecnica uni/ts11300 ma parametri minimi più severi)
sanzioni:
-30% della parcella per il certificatore per ace rilasciato senza osservare la correlata metodologia;
-80% se l’ace non è veritiero e segnalazione a collegio o ordine
-50% della parcella per direttore lavori per la mancata allegazione ace alla pratica fine lavori;
-fino a 5.000 euro per falso attestato

ace valle d’aosta
l’ace è richiesto in caso di:
-nuova costruzione, demolizione e ricostruzione, ristrutturazione edilizia
-compravendita e locazione di un immobile o di singole unità senza obbligo di allegazione
-contributi e incentivi, edifici di proprietà pubblica
sistema di calcolo: beauclimat (ivi inclusa la climatizzazione estiva e per illuminazione non residenziale)
sanzioni:
-nei confronti del certificatore, a seguito di tre certificati errati, subentrano la sospensione e la sanzione di 6.000 euro
-300 euro al proprietario che non deposita l’ace in comune

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