Le garanzie di un contratto di locazione turistica in regola sono reciproche, quindi a tutela anche del proprietario. A premere sulla correttezza non è solo la possibile nullità di un accordo verbale (a chi conviene ricorrere in tribunale per l'affitto di una settimana o due?); né le sanzioni fiscali che seguono la mancata registrazione di un contratto superiore ai 30 giorni. È soprattutto una questione di buon senso, senza contare che incidenti come l'incendio dell'immobile o il furto degli arredi farebbero comunque emergere l'irregolarità del contratto.
Ragionando per casi estremi, in assenza di un contratto scritto e una data termine definita, l'inquilino potrebbe ad esempio continuare a occupare la casa oltre quel che si è pattuito con la "stretta di mano", affermando che in realtà l'immobile gli è stato affittato come residenza principale. Certo sarà poi il giudice ad accertare se quello della locazione stagionale è un contratto simulato, ma a tal proposito il proprietario deve evitare i rinnovi automatici che consentano di prolungare la permanenza del conduttore, e per la stessa ragione è meglio non prevedere aggiornamenti periodici del canone. Il verbale di consegna, da compilare con cura, agisce poi a difesa degli arredi e dello stato di manutenzione di pavimenti, porte, finestre, impianti. Non è infatti insolito ritrovarsi qualche "sorpresa" alla fine del periodo di affitto. Nel contratto bisognerebbe però specificare se gli impianti sono a norma. Se non lo sono, dovrebbe esser richiesta una precisa liberatoria all'inquilino: che però, in caso di incidenti, non metterebbe totalmente il locatore al riparo da responsabilità.
Fonte : Casa24Plus
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