Tasi: molte cifre tanto caos
Continua il balletto delle cifre, delle dichiarazioni e delle smentite legate alla nuova tassa sugli immobili, la Tasi, e alle relative aliquote. Questa volta a parlare è il ministro dell’economia Fabrizio Saccomanni che, dopo un lunghissimo vertice che lo ha visto impegnato anche durante le ore notturne con i vari attori di questa intricata vicenda (vertice in cui si è cercato senza successo di mediare le molte e opposte opinioni in merito) ha anunciato chel’aumento delle aliquote connesse, questa volta, alle detrazioni, potrà essere compreso, a seconda delle decisioni prese dagli amministratori locali, fra lo 0,1 e lo 0,8 per mille.
Sempre secondo Saccomanni, nelle scorse ore è stato fatto un importantissimo passo in avanti per chiarire agli italiani che la vera natura della tassa è di tipo federale (ricordate quel federalismo fiscale di cui tanto si era parlato nelle pagine dei giornali fino a qualche mese fa?) e poco ha a che spartire con la vecchia Imu, imposta centrale la cui riscussione e gestione, in modo curioso, veniva poi demandata ai singoli Comuni.
Con queste nuove aliquote l’imposta massima sulla prima casa, nel complesso, potrà arrivare fino al 3,3 per mille mentre attualmente è al 2,5 per mille. Se si considerano gli immobili diversi dall’abitazione principale l’imposta potrà salire fino all11,4 per mille.
Il Codacons ha messo mano alla calcolatrice affidando ad un comunicato ufficiale tutto il proprio malcontento originato dal fatto che, stando ai calcoli fatti dall’associazione, le famiglie italiane si troveranno a fronteggiareaumenti delle tasse sulla casa compresi fra i 99 e i 174 euro.
FONTE : IMMOBILIARE.IT
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