Fisco, raffica di avvisi bonari
Di Andrea Bongi e Fabrizio G. Poggiani
Raffica di avvisi bonari ai contribuenti che hanno optato per la rateazione dell’imposta sostitutiva sulle rivalutazioni immobiliari. L’Agenzia delle entrate ha contemplato per il tributo in questione, codice 1824, la facoltà di rateizzarne il versamento, decisione a cui le software house si sono uniformate prevedendo la funzione di rateizzazione dell’imposta sostitutiva secondo quanto accade per le imposte relative al modello Unico. Adesso, invece, la scelta della forma rateale pare essere considerata un comportamento sanzionabile equivalente al ritardato versamento. Da qui gli avvisi che stanno raggiungendo moltissimi contribuenti. La denuncia arriva dall’Anc, Associazione nazionale commercialisti, il cui presidente Marco Cuchel sollecita «un intervento chiarificatore da parte dell’Amministrazione finanziaria, in grado di mettere fine a questa specifica situazione», e richiama l’attenzione del legislatore «sull’importanza di far sì che tutti i provvedimenti, con particolare riferimento a quelli che interessano la fiscalità, siano improntati alla chiarezza, univocità e certezza». Il problema nasce dal fatto che il fisco è intransigente nei casi in cui il versamento delle imposte sostitutive, in particolare quelle sulle rivalutazioni immobiliari, avviene in più soluzioni all’interno della stessa annualità. In questo caso, infatti, scatta l’avviso bonario, qualificando il versamento in più soluzioni come un vero e proprio ritardato versamento. Al contrario, invece, i software dichiarativi e le società produttrici, stanno giustificando la rateazione che viene effettuate, poiché codice tributo 1824, è la stessa Agenzia delle entrate ad aver attribuito la possibilità del versamento in forma rateale.
Fonte ItaliaOggi
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