Spending Review, tutte le misure che evitano l’aumento dell’Iva
Dalla razionalizzazione della spesa risparmi per 26 miliardi che mantengono ferma l’imposta per 2012 e primo trimestre del 2013
10/07/2012 - Proseguono le iniziative per la razionalizzazione della spesa pubblica. Dopo la pubblicazione della Legge 94/2012, che ha convertito il primo decreto sulla spending review, contenente semplificazioni sul Durc, il Consiglio dei Ministri ha approvato il DL 95/2012, che mette in campo una serie di misure grazie alle quali dovrebbe essere evitate l’aumento dell’Iva fino al secondo trimestre del 2013.
Riconoscimento edifici rurali
Con il Dl 95/2012 slitta ancora, fino al 30 settembre, il termine per il riconoscimento del requisito di ruralità degli immobili appartenenti all’azienda agricola, utile ad evitare il pagamento dell’Ici riferita al 2011. L’ultima proroga aveva spostato al 2 luglio la deadline per la presentazione delle domande (Leggi Tutto).
Centrali di committenza
In base alla nuova norma, sono nulli i contratti stipulati con strumenti d’acquisto diversi da quelli messi a disposizione dalla Consip. Sono invece fatti salvi i contratti stipulati tramite centrali di committenza che prevedono condizioni più favorevoli per la Pubblica Amministrazione. Tramite la Consip è inoltre istituito un albo delle centrali di committenza, che consente lo scambio di informazioni in tempo reale.
L’Agenzia del Demanio opera come centrale di committenza che stipula accordi quadro per la manutenzione dei beni immobili dello Stato o di terzi, ma usati dalla Pubblica Amministrazione. Un’impostazione che dovrebbe consentire l’accantonamento di risparmi da destinare all’acquisto di nuovi immobili.
Società pubbliche in house
Il decreto prevede il divieto di inserimento di clausole arbitrali nei contratti di servizio. Dal primo gennaio 2014, inoltre, l’affidamento diretto sarà ammesso solo nei confronti di società a capitale interamente pubblico e per valori del bene o del servizio da affidare minore di 200 mila euro.
Razionalizzazione del patrimonio pubblico
Per consentire un taglio delle spese, oltre alla ricognizione del patrimonio pubblico e alla riduzione degli spazi destinati ad uffici ed archivi, sarà avviata la vendita degli alloggi di servizio appartenenti al Ministero delle Difesa.
I risparmi attesi
Come si legge nella relazione del decreto, le misure dovrebbero implicare un risparmio di 4.5 miliardi per il 2012, 10.5 miliardi nel 2013 e 11 miliardi per il 2014. In questo modo sarà evitato l’aumento di due punti percentuali dell’Iva sia per la fine del 2012 sia per il primo trimestre del 2013.
Le misure già intraprese
Il DL 95/2012 segue la scia della Legge 94/2012, già pubblicata in Gazzetta Ufficiale, che tra le varie misure per la razionalizzazione della spesa e la semplificazione ha stabilito che il Durc possa essere rilasciato anche compensando i debiti contributivi con i crediti vantati nei confronti della Pubblica Amministrazione, quindi in presenza di una certificazione che attesti la sussistenza e l'importo di crediti certi, liquidi ed esigibili vantati nei confronti delle pubbliche amministrazioni di importo almeno pari ai versamenti contributivi accertati e non ancora versati.
Con il Dl 95/2012 slitta ancora, fino al 30 settembre, il termine per il riconoscimento del requisito di ruralità degli immobili appartenenti all’azienda agricola, utile ad evitare il pagamento dell’Ici riferita al 2011. L’ultima proroga aveva spostato al 2 luglio la deadline per la presentazione delle domande (Leggi Tutto).
Centrali di committenza
In base alla nuova norma, sono nulli i contratti stipulati con strumenti d’acquisto diversi da quelli messi a disposizione dalla Consip. Sono invece fatti salvi i contratti stipulati tramite centrali di committenza che prevedono condizioni più favorevoli per la Pubblica Amministrazione. Tramite la Consip è inoltre istituito un albo delle centrali di committenza, che consente lo scambio di informazioni in tempo reale.
L’Agenzia del Demanio opera come centrale di committenza che stipula accordi quadro per la manutenzione dei beni immobili dello Stato o di terzi, ma usati dalla Pubblica Amministrazione. Un’impostazione che dovrebbe consentire l’accantonamento di risparmi da destinare all’acquisto di nuovi immobili.
Società pubbliche in house
Il decreto prevede il divieto di inserimento di clausole arbitrali nei contratti di servizio. Dal primo gennaio 2014, inoltre, l’affidamento diretto sarà ammesso solo nei confronti di società a capitale interamente pubblico e per valori del bene o del servizio da affidare minore di 200 mila euro.
Razionalizzazione del patrimonio pubblico
Per consentire un taglio delle spese, oltre alla ricognizione del patrimonio pubblico e alla riduzione degli spazi destinati ad uffici ed archivi, sarà avviata la vendita degli alloggi di servizio appartenenti al Ministero delle Difesa.
I risparmi attesi
Come si legge nella relazione del decreto, le misure dovrebbero implicare un risparmio di 4.5 miliardi per il 2012, 10.5 miliardi nel 2013 e 11 miliardi per il 2014. In questo modo sarà evitato l’aumento di due punti percentuali dell’Iva sia per la fine del 2012 sia per il primo trimestre del 2013.
Le misure già intraprese
Il DL 95/2012 segue la scia della Legge 94/2012, già pubblicata in Gazzetta Ufficiale, che tra le varie misure per la razionalizzazione della spesa e la semplificazione ha stabilito che il Durc possa essere rilasciato anche compensando i debiti contributivi con i crediti vantati nei confronti della Pubblica Amministrazione, quindi in presenza di una certificazione che attesti la sussistenza e l'importo di crediti certi, liquidi ed esigibili vantati nei confronti delle pubbliche amministrazioni di importo almeno pari ai versamenti contributivi accertati e non ancora versati.
Fonte : EdilPortale.com
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