LO 0,25% SUL MUTUO È LEGATO AL BONUS PRIMA CASA
A cura di Marcello Claudio Lupetti17-06-2013
Un privato compra da un altro privato un'abitazione in un comune diverso da quello di residenza, con un mutuo. Non avendo altri immobili intestati, potrebbe fruire dell'agevolazione prima casa per le imposte di registro/ipotecarie/catastali, dichiarando di volere poi trasferire la residenza entro i termini di legge. Tuttavia, nel dubbio circa l’opportunità di un successivo cambio di residenza, potrebbe rinunciare alla agevolazione citata mantenendo però l’imposta sostitutiva dello 0,25% (anziché 2%) sul mutuo, in quanto, al momento degli atti, ne ha i requisiti. In tal caso, quali dichiarazioni sarebbe eventualmente opportuno inserire negli atti (rogito e mutuo) per mantenere lo 0,25% anche non chiedendo l’applicazione delle agevolazioni prima casa? Nel caso, invece, che decida di fruire di questa agevolazione e, quindi, anche dello 0,25% nel mutuo, ma poi non trasferisca la residenza, a quali sanzioni va incontro? Dovrà pagare anche la differenza tra il citato 0,25% e il 2% sul mutuo?
Non è possibile rinunciare alle agevolazioni "prima casa", mantenendo l'aliquota dello 0,25% sul mutuo, in quanto quest'ultimo risulterà essere destinato non più a una prima casa, ma a una seconda casa.In caso di mancato trasferimento della residenza nei 18 mesi dall'acquisto, l'acquirente/mutuatario decadrà sia dalle agevolazioni fiscali "prima casa" sia dalla aliquota dello 0,25% sul mutuo (che diverrà del 2 per cento), con relativi sanzioni (per la vendita: 30% sulla differenza di imposta) e interessi.
Fonte : Casa24Plus da L'Esperto Risponde
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