«Nel terzo trimestre del 2013 sono proseguiti, ma si sono attenuati, i segnali di debolezza del mercato immobiliare». Lo rileva la Banca d'Italia nel sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia. Al diminuire dei giudizi di diminuzione dei prezzi, si è associato un rialzo del numero dei nuovi incarichi a vendere.
Il sentiment
Il sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni si base su interviste svolte a ottobre (relative al periodo luglio-settembre) a 1.398 agenzie immobiliari. «Le attese sugli andamenti a breve termine del mercato nazionale – comunica Bankitalia -, pur rimanendo ampiamente orientate al pessimismo, hanno segnato un forte recupero»: il saldo percentuale tra indicazioni di miglioramento e di peggioramento si è portato a -36,4 punti percentuali, da -53,3 nella precedente indagine, riflettendo principalmente la riduzione della percentuale delle risposte negative. «In una prospettiva di medio termine (due anni) il saldo tra attese di miglioramento e di peggioramento del mercato nazionale è tornato su valori positivi (5,6 punti percentuali) recuperando il calo della precedente rilevazione (-5,5 punti)».
Il sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni si base su interviste svolte a ottobre (relative al periodo luglio-settembre) a 1.398 agenzie immobiliari. «Le attese sugli andamenti a breve termine del mercato nazionale – comunica Bankitalia -, pur rimanendo ampiamente orientate al pessimismo, hanno segnato un forte recupero»: il saldo percentuale tra indicazioni di miglioramento e di peggioramento si è portato a -36,4 punti percentuali, da -53,3 nella precedente indagine, riflettendo principalmente la riduzione della percentuale delle risposte negative. «In una prospettiva di medio termine (due anni) il saldo tra attese di miglioramento e di peggioramento del mercato nazionale è tornato su valori positivi (5,6 punti percentuali) recuperando il calo della precedente rilevazione (-5,5 punti)».
Prezzi e sconti
È diminuita la quota di agenti che hanno segnalato una diminuzione dei prezzi (68,2% contro il 76,8 di luglio); sono anche cresciuti i giudizi di stabilità delle quotazioni (31% contro il 23%). Una tendenza che proviene soprattutto dal Centro Nord. Sono diminuite poi lievemente anche le "giacenze degli incarichi a vendere, mentre il saldo delle risposte relativo alle acquisizioni di nuovi incarichi ha mostrato un moderato incremento (19,4% contro 18,3). Rimane ancora significativo il divario tra i prezzi di domanda e quelli di offerta: tra i motivi di cessazione degli incarichi a vendere, le quote di agenti che segnalano l'assenza di l'assenza di proposte d'acquisto a causa di prezzi percepiti come troppo elevati, oppure la percezione di offerte giudicate troppo basse dai venditori, si confermano su valori elevati (rispettivamente 62,5 e 52,6 per cento). Il margine medio di sconto è rimasto invariato al 15,7 per cento, mentre è aumentato il tempo che intercorre tra l'affidamento dell'incarico e la vendita (9 mesi, contro i precedenti 8,8).
È diminuita la quota di agenti che hanno segnalato una diminuzione dei prezzi (68,2% contro il 76,8 di luglio); sono anche cresciuti i giudizi di stabilità delle quotazioni (31% contro il 23%). Una tendenza che proviene soprattutto dal Centro Nord. Sono diminuite poi lievemente anche le "giacenze degli incarichi a vendere, mentre il saldo delle risposte relativo alle acquisizioni di nuovi incarichi ha mostrato un moderato incremento (19,4% contro 18,3). Rimane ancora significativo il divario tra i prezzi di domanda e quelli di offerta: tra i motivi di cessazione degli incarichi a vendere, le quote di agenti che segnalano l'assenza di l'assenza di proposte d'acquisto a causa di prezzi percepiti come troppo elevati, oppure la percezione di offerte giudicate troppo basse dai venditori, si confermano su valori elevati (rispettivamente 62,5 e 52,6 per cento). Il margine medio di sconto è rimasto invariato al 15,7 per cento, mentre è aumentato il tempo che intercorre tra l'affidamento dell'incarico e la vendita (9 mesi, contro i precedenti 8,8).
Mutui
Sul fronte mutui, nelle opinioni degli agenti, è lievemente cresciuta la quota di acquisti di abitazioni finanziati con un mutuo ipotecario (57,2% contro 55). Anche il rapporto tra ammontare del mutuo e valore dell'immobile ha segno più (57,9 dal 55,8 della rilevazione di luglio).
Sul fronte mutui, nelle opinioni degli agenti, è lievemente cresciuta la quota di acquisti di abitazioni finanziati con un mutuo ipotecario (57,2% contro 55). Anche il rapporto tra ammontare del mutuo e valore dell'immobile ha segno più (57,9 dal 55,8 della rilevazione di luglio).
Affitti
La quota di agenzie che hanno locato almeno un immobile nel corso del terzo trimestre è stata pari all'81,2 per cento (80 nel trimestre precedente; Tavola 10). Tra queste, il 57,2 per cento ha segnalato una flessione dei canoni di locazione rispetto al trimestre precedente (contro il 60,0 per cento nell'indagine di luglio), mentre è aumentata la quota di agenzie che ne indicano la stabilità.
La quota di agenti che si attende canoni stabili nel trimestre in corso è salita al 60,1 per cento (dal 56,2%), a fronte del 38,4 per cento che ne prevede una riduzione (42,0 in luglio).Lo rileva la Banca d'Italia nel sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia. Al diminuire dei giudizi di diminuzione dei prezzi, si è associato un rialzo del numero dei nuovi incarichi a vendere.
La quota di agenzie che hanno locato almeno un immobile nel corso del terzo trimestre è stata pari all'81,2 per cento (80 nel trimestre precedente; Tavola 10). Tra queste, il 57,2 per cento ha segnalato una flessione dei canoni di locazione rispetto al trimestre precedente (contro il 60,0 per cento nell'indagine di luglio), mentre è aumentata la quota di agenzie che ne indicano la stabilità.
La quota di agenti che si attende canoni stabili nel trimestre in corso è salita al 60,1 per cento (dal 56,2%), a fronte del 38,4 per cento che ne prevede una riduzione (42,0 in luglio).Lo rileva la Banca d'Italia nel sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia. Al diminuire dei giudizi di diminuzione dei prezzi, si è associato un rialzo del numero dei nuovi incarichi a vendere.
Fonte : Casa24Plus
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